Festival
che incrocia
i saperi

0817
06
2023

Palazzo di Toppo
Wassermann
Udine

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che incrocia
i saperi

0817
06
2023

Palazzo di Toppo
Wassermann
Udine

⤷ sabato 10.06.2023

ore 11

L’uso politico della storia

Francesca Borri,
Davide Conti,
Daniele Vicari

introduce e coordina
Andrea Zannini

Palazzo di Toppo Wassermann
via Gemona 92, Udine

ingresso libero

A cosa ‘serve’ la storia nel mondo di oggi? Serve a capire la realtà alla luce del passato o a modificare il passato per fini propri? La storia è stata da sempre uno strumento facilmente malleabile utilizzato per creare consenso, difendere posizioni politiche, legittimare visioni del mondo e interpretazioni di parte. Oggi, la dilatazione delle forme di comunicazione sta forse facendo passare definitivamente in secondo piano il rigore del metodo storiografico. Gli usi politici della storia si stanno moltiplicando.

Andrea Zannini

è docente di Storia moderna all’Università di Udine. Si è occupato di storia sociale, economica e demografica della Repubblica di Venezia e ha contribuito alla Storia di Venezia della Treccani. Tra le sue ultime pubblicazioni: Storia minima d’Europa. Dal Neolitico a oggi (il Mulino, 2019) e L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi (Marsilio, 2022).

Francesca Borri

giornalista, dopo gli studi in relazioni internazionali, inizia a occuparsi di diritti umani in aree instabili o al centro di guerre e conflitti: prima nei Balcani, poi in Siria, Iraq, Afghanistan, Israele e Palestina. I suoi reportage sono stati tradotti in 24 lingue. Scrive per «Yedioth Ahronoth», il principale quotidiano israeliano, e, in Italia, per «La Repubblica. È autrice di La guerra dentro (Bompiani, 2014) e Ma quale Paradiso. Tra i jihadisti delle Maldive (Einaudi, 2017), finalista del premio ‘European Press Prize’.

Davide Conti

storico, consulente della Procura di Bologna (inchiesta sulla strage del 2 agosto 1980), già consulente della Procura di Brescia (inchiesta sulla strage del 28 maggio 1974) e dell’Archivio storico del Senato della Repubblica. Tra le sue ultime pubblicazioni Gli uomini di Mussolini (Einaudi, 2018), L’Italia di Piazza Fontana (Einaudi, 2020) e Sull’uso pubblico della storia (Forum, 2021).

Daniele Vicari

è regista, sceneggiatore e scrittore. Laureato in Storia e critica del cinema all’Università La Sapienza di Roma, a partire dagli anni Novanta si dedica prima alla critica cinematografica e poi a cortometraggi, film e documentari. Tra i suoi lavori più noti: per il cinema Diaz – Don’t clean up this blood e La nave dolce, entrambi del 2012; per la scrittura Emanuele nella battaglia e Il cinema, l’immortale (Einaudi 2019 e 2022).