Il cibo non è solo buono da mangiare. Da sempre si pone, e si impone, come valore di scambio sociale secondo regole che ne condizionano l’uso e il conseguente mercato, determinando la sua struttura di passaggio dalla natura alla cultura. A partire da questa consapevolezza è oggi possibile rileggere il ruolo dell’alimento e le sue funzioni nell’immaginario collettivo attraverso forme oppositive di identità e differenza, compatibilità ed esclusione, buone maniere e sauvagerie, cucina e contro-cucina. In generale: di cultura e contro-cultura.
A seguire, videoproiezione sulla mela nella pubblicità a cura di Alessandra Conte.